L’assistenza agli anziani è un servizio importante: sia nelle case di riposo che nelle abitazioni, è fondamentale ascoltare l’anziano per farlo sentire protetto e tutelato.
Ma qual è il punto di vista degli operatori? Si sentono protetti e tutelati? Lo abbiamo chiesto a M., che lavora con noi da molti anni. Vi lasciamo la sua intervista.
Come ti trovi a lavorare nella nostra cooperativa?
M.: Mi sono trovata sempre benissimo: con gli anziani delle case di riposo potevo essere me stessa e il lavoro mi ha sempre dato soddisfazione; a volte, ero proprio spensierata. Con i colleghi, un po’ con tutti mi sono trovata bene.
Ho iniziato il mio lavoro come OSS, facendo solo le notti in una casa di riposo: essendo mamma, ho apprezzato molto questa proposta che mi avete fatto, perché così riuscivo a conciliare i miei impegni in famiglia con quelli del lavoro.
A distanza di tempo, cosa ti è rimasto di quel primo periodo lavorativo?
M.: Ho notato subito la professionalità dei colleghi e dell’amministrazione, ma anche la trasparenza nel prendere le decisioni; mi ha colpito molto l’umanità mostrata nei momenti duri. È bello quando qualcuno ti capisce in questi momenti e ne Il Faro posso dire di aver sperimentato questa accoglienza; invece, in altri posti di lavoro a volte mi son sentita discriminata per le mie scelte personali, come ad esempio il matrimonio.
Il messaggio che mi arriva da amministrazione e coordinamento de Il Faro è: “non ti preoccupare: noi siamo sempre qua!”. Questa disponibilità l’ho sempre percepita ed è quella che mi dà sicurezza per il futuro.
Oggi essere una lavoratrice de Il Faro, cosa vuol dire per te?
M.: Mi fa sentire parte di un gruppo, di una squadra. Sicuramente nel luogo di lavoro mi aiuta a dare il meglio di me, ma anche quando vengo in sede non mi sento l’operaia o l’OSS, ma mi sento soprattutto una socia della cooperativa, alla pari di tutti quelli che vi lavorano.