Venerdì 26 gennaio, la nostra Cooperativa Sociale Il Faro, che da anni ha a cuore le esigenze delle persone con disabilità e i loro familiari, ha presentato il progetto S.T.A.R.G.A.T.E.. L’evento, aperto alla cittadinanza, si è tenuto presso la Biblioteca Mozzi Borgetti.
Il progetto S.T.A.R.G.A.T.E., con ente capofila la nostra Cooperativa Il Faro e in collaborazione con Human Foundation, TechSoup Italia, Vrai, Jef s.r.l, AssCoop s.c.s, Social Techno s.r.l, Aidapt s.r.l, Sixs s.r.l., Cba informatica s.r.l, è sostenuto dai finanziamenti del PNRR Sisma e ha come patrocinio il Comune di Macerata.
S.T.A.R.G.A.T.E., acronimo di Sistema (e) Tecnologia Applicata (a) Ragazzi (e) Giovani (con) Autismo (per) Terapie Educative, è un progetto di innovazione digitale e tecnologica destinato ai minori con disturbo dello spettro autistico. Intende migliorare le loro condizioni di vita, e quelle delle loro rispettive famiglie, mediante lo sviluppo di nuovi prodotti innovativi a supporto degli interventi basati sui principi dell’ABA (analisi applicata del comportamento) presso il Centro Orizzonte di Macerata.
Solo nella Regione Marche i casi di ASD (Autism Spectrum Disorder) sono circa 400 (fonte: Osservatorio Politiche Sociali Regioni). Poiché la letteratura ha già identificato come nuova frontiera dell’AI lo screening e l’assessment dello spettro autistico, confermando l’efficacia e la validità della sua introduzione all’interno di contesti educativi e socioassistenziali, la tecnologia promossa dal progetto S.T.A.R.G.A.T.E può, in questo senso, rappresentare un valido strumento da poter integrare nella parte clinica, facilitando la diagnosi precoce.
“Presso il Centro Orizzonte della Cooperativa Il Faro,” – ha raccontato Marcello Naldini, Presidente della Cooperativa Sociale Il Faro – “che è un Centro ambulatoriale riabilitativo accreditato dalla Regione Marche per autismo, disturbi del neurosviluppo e DSA, con sede a Macerata, ci occupiamo ogni giorno di creare percorsi di valutazione e trattamento, attraverso un lavoro di équipe multidisciplinare, che riesce a lavorare in sinergia sia nella fase della diagnosi, sia nella fase del trattamento. S.T.A.R.G.A.T.E perciò rappresenta per noi quella svolta tecnologica che può davvero migliorare la vita di questi bambini e di queste bambine.”
Presente alla conferenza stampa anche Francesca D’Alessandro, Vicesindaco e Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Macerata, che ha ricordato:
“L’obiettivo trasversale di un progetto come questo, ci auguriamo, sarà anche di sensibilizzare la comunità sulle tematiche della disabilità e dell’inclusione concreta. S.T.A.R.G.A.T.E non dev’essere un punto di arrivo, ma di partenza. Basti pensare che ricerche più recenti identificano, in Europa, 1 diagnosi di autismo ogni 100: numeri importanti che non possiamo ignorare.”
Guido Castelli, Commissario straordinario del Governo per la riparazione e la ricostruzione sisma 2016, spiega poi alla platea:
“Non ha senso parlare di ricostruzione post sistema se non si ripara il flusso vitale delle nostre comunità. Il nostro desiderio è anche quello di ridisegnare un Appennino che si affacci alla contemporaneità. Questo è il motivo per cui ho accettato l’invito di Marcello Naldini: S.T.A.R.G.A.T.E è un progetto che riguarda i grandi temi di oggi, tra cui la presa in carico, la fragilità e la mediazione tecnologica quale occasione, nel welfare moderno, di dare risposte sempre più concrete. Le proposte de Il Faro come S.T.A.R.G.A.T.E ci ricordano l’importanza di una risposta sociale coesa.”
Lucia Migliorelli, Ricercatrice all’Univpm e Co-fondatrice della start-up AIDAPT, racconta:
“Stiamo ideando un software per la digitalizzazione del programma comportamentale ‘Token Economy’ che permette, attraverso i dispositivi smartwatch, la conversione in digitale di attività normalmente svolte su ausili cartacei.”
Marco Gentili, Psicologo, Neuropsicologo e Direttore Sanitario del Centro Servizi Orizzonte di Macerata ricorda:
“L’autismo è una disabilità che costa, una disabilità impattante che richiama a sé, nell’intervento, tanti soggetti, clinici e non. Ed è una disabilità complessa, dove è tutta la famiglia ad essere presa in carico. Per questo, ad Aprile parleremo di autismo non solo in una sola giornata, ma per tutto il mese; ci dedicheremo ad attività per bambini e bambine con disabilità e non. Attività ludiche, creative, con animali, dove la disabilità non conta, e concluderemo il mese con una cena solidale proprio per cercare di contenere i costi di queste famiglie. Al Centro Orizzonte cerchiamo di essere una famiglia per la famiglia: riuscirci è un obiettivo importante. Con S.T.A.R.G.A.T.E. la tecnologia sposa la clinica, e ciò fa sì che efficacia ed efficienza possano procedere insieme per aiutare la persona e la famiglia.”