Questa mattina, dalle ore 09:00 alle ore 14:00, presso l’Auditorium Unimc (Ex Banca Marche), in collaborazione con Università della Strada – Gruppo Abele: il convegno dal titolo “Percorsi di ascolto e trattamento per l’uomo autore di violenza: una sfida da cogliere per costruire un cambiamento”.
L’incontro, che ha l’obiettivo di creare un confronto per un cambiamento culturale possibile, conclude il percorso formativo di circa un anno, che ha coinvolto l’intera Rete Regionale Antiviolenza e che ha accompagnato la costruzione del Sistema Sperimentale Regionale di cui l’ATS 15 è capofila.
La Cooperativa Il Faro, che da oltre 30 anni mette la persona al centro di ogni progettazione o attività, affiancandola e valorizzandola nella sua unicità, attraverso i servizi di antiviolenza cerca di sottrarre le vittime dalla spirale di violenza e di aiutarle a riprendere in mano la loro vita.
Una vera e propria rete antiviolenza che, ad oggi, presenta purtroppo ancora alcune criticità. Primo fra tutti, racconta la dott.ssa Elisa Giusti, Supervisor e Coordinatrice Territoriale Servizi Antiviolenza, la carenza di un’educazione nelle scuole che riesca a oltrepassare la visione sessista e stereotipata dei ruoli uomo-donna. Insieme alla precarietà di finanziamenti statali ai CAV (I Centri Anti Violenza) e alle case rifugio, vi è ancora una forte assenza di formazione specifica in tema di violenza di genere dei professionisti e un mancato riconoscimento della violenza domestica nelle vicende separative e degli affidamenti e custodie dei figli.
L’incontro è anche l’occasione per parlare del CUAV (Centro uomini autori di violenza), un progetto per contrastare la violenza su donne e minori, andando a lavorare attivamente con gli uomini che hanno agito violenza o che temono di farlo, nato da accordi e convenzioni tra la Regione Marche, l’Ambito Territoriale Sociale 15 e le Cooperative sociali (Il Faro, Polo 9, On The Road e Labirinto).
Grazie al supporto di un’équipe multidisciplinare, la Cooperativa Sociale Il Faro ha attivato percorsi psicoeducativi che cercano di lavorare sul focus della violenza, strutturando al contempo un nuovo modo di relazionarsi. Una una splendida occasione, quella odierna, di condivisione e discussione in merito alle prassi operative per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere.
