“DI.GI.TAL MIN.D.S?” è l’acronimo che dà il nome a una nuova idea di Comunità Educante, letteralmente: “DIsagio GIovanile (e) TALenti: MINori Digitalizzati (o) Socializzazione?”.
Prima di conoscere gli obiettivi, le attività, i protagonisti e le fasi di cui si compone il progetto, è bene fare una premessa, ovvero scoprire cosa si intende per Comunità Educante, un nome tanto attraente, ma che probabilmente nell’immaginario collettivo non trova sempre una collocazione ben precisa.
Per Comunità Educante si intende uno spazio umano all’interno del quale cooperano tutti i soggetti interessati a una crescita sociale partecipata, dove le persone di un territorio si uniscono e collaborano per promuovere la crescita educativa, culturale e relazionale di bambini, ragazzi, adulti e anziani. Un vivere condiviso fondato sul dialogo, il confronto e l’aiuto reciproco che prende corpo attraverso attività specifiche, incontri, laboratori, seminari, percorsi di sensibilizzazione, etc.
DI.GI.TAL MIN.D.S.? (parte 1)
Il ritratto di Comunità Educante delineato da DI.GI.TAL MIN.D.S? – un progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile per un importo totale di 104.999,99 € – sta prendendo forma, e mercoledì 1 marzo gli autori di questo grande “disegno” si riuniranno per dare il calcio di inizio a quello che promette di essere un percorso fattivamente arricchente per i cittadini del maceratese.
A partire dalle ore 9.30, presso l’auditorium della Biblioteca comunale Mozzi Borgetti (MC), si riuniranno tutti i partner coinvolti nel patto educativo di comunità, nello specifico interverranno:
- IL FARO Società Cooperativa Sociale (Responsabile del Progetto)
- Associazione Piombini- Sensini ONLUS
- Azienda Pubblica Servizi alla Persona “IRCR Macerata”
- Comune di Macerata
- Human Foundation Do&Think Tank per l’Innovazione Sociale
- Istituto Comprensivo “Dante Alighieri” di Macerata
- Istituto Istruzione Superiore “M.Ricci” di Macerata
- Liceo Classico “G. Leopardi” di Macerata
COME SI COSTRUISCE UNA COMUNITÀ EDUCANTE?
All’atto pratico, come si costruisce una Comunità Educante?
La ricetta precisa non c’è, le dosi e gli “ingredienti” variano in funzione dei bisogni intercettati e delle esigenze emergenti in ogni territorio, ma sicuramente sappiamo come si compone la Comunità Educante targata DI.GI.TAL MIN.D.S?.
Ecco alcune delle azioni che verranno intraprese all’interno di questo attivissimo programma d’intervento:
- Creazione di spazi dedicati al dialogo condiviso e partecipato degli adulti
- Alfabetizzazione emotiva attraverso laboratori di apertura e confronto rivolti a bambini e ragazzi
- Servizi di psicoterapia, mediazione familiare – con particolare attenzione ai nuclei familiari più vulnerabili
- Promozione dell’invecchiamento attivo e del coinvolgimento degli anziani nelle attività dirette ai minori per la creazione di un saldo legame intergenerazionale all’interno di un percorso comunitario
- Incontri e attività di orientamento per la prevenzione del drop-out e del disagio giovanile
- *Ulteriori attività adattabili alle esigenze di gruppi target specifici
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