È un luogo accogliente, ricco di relazioni dove i bambini e le bambine sperimentano forme di apprendimento sensoriale e psicosomatico, oltre che esperienze di confronto con i pari.
I bambini e le bambine sono protagonisti del contesto relazionale e soggetti principali della progettualità del personale educativo che promuove, accompagna e indirizza i processi di crescita individuale e collettivi. Il nido aiuta il nascere e lo svilupparsi di competenze, capacità, sicurezze e autonomie in stretta collaborazione con le famiglie.

Progettare è un processo d’indagine che si struttura sull’idea del percorso e degli obiettivi da raggiungere tenendo in considerazione la capacità di identificare i contesti e le risorse disponibili: si risponde a un desiderio presente, si anticipa e si costruisce il futuro.
Con questa prospettiva intenzionale, il personale educativo documenta il percorso progettuale nel suo concretizzarsi, perché è nella rilettura delle tracce raccolte che si riesce a ricostruire il processo e il significato del lavoro svolto.

L’organizzazione dello spazio e dei tempi, la possibilità di sperimentarsi in attività di gioco costituiscono i percorsi privilegiati lungo i quali i bambini trovano occasioni per conoscersi e acquisire coscienza di sé.
Questa strutturazione valorizza i momenti dell’ambientamento,
dell’incontro, del gioco e degli apprendimenti.
Il tempo è una dimensione educativa che influenza fortemente la crescita. L’organizzazione è strutturata su un delicato equilibrio tra la regolarità sociale della comunità del nido e la flessibilità, a volte imprevedibile, che nasce dalle esigenze individuali di ogni bambino o
bambina.
La strutturazione spaziale prevede la suddivisione per ambienti o per centri di interesse, ognuno dei quali caratterizzato per tipologia di attività possibili e di facile riconoscimento per i bambini e le bambine e per gli adulti.

Coerenti con la progettualità specifica, i materiali, strutturati e non, vengono scelti per la ricchezza percettiva che possono offrire, per la complessità e varietà del mondo fisico, relazionale o immaginario che suggeriscono. Ogni giorno, i bambini e le bambine hanno la possibilità di utilizzarli in modo libero e autonomo; possono scegliere gli spazi, i coetanei e le modalità di stare insieme.

La famiglia, riconosciuta come primo luogo di educazione, collabora attivamente al progetto educativo del nido. A tal fine il personale educativo cura la comunicazione quotidiana con i genitori, è disponibile per colloqui individuali periodici e convoca riunioni per discutere il progetto educativo insieme ai genitori.

L’esperienza di comunità che i bambini e le bambine vivono all’interno del nido d’infanzia è il loro debutto in società. Questa esperienza rappresenta il primo passo di contatto con la Comunità educante cioè con la collettività che ruota intorno a loro. 
Una comunità che cresce con loro, e non solo per loro; che educa gli adulti del domani, ma che si fa anche educare e cambiare da loro. Condividendo strumenti, idee e buone pratiche è possibile raggiungere l’obiettivo comune di migliorare le condizioni di vita di bambini e bambine, che diventano non solo destinatari dei servizi, ma soprattutto protagonisti e soggetti attivi delle iniziative programmate e attivate.